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di Giuseppe Romano

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30 Agosto 2008

L'aumento dei costi di gestione delle fatture per le spese alberghiere e di ristorazione rischia di far perdere molto del vantaggio fiscale del recupero dell'Iva. Tra le domande inviate alla casella di posta elettronica ivatrasferte@ilsole24ore.com, molte si soffermano sull'onerosità del nuovo sistema di fatturazione, chiedendo se siano previste delle semplificazioni o, addirittura, se è possibile rimanere nel vecchio regime utilizzando per la detrazione del costo le ricevute fiscali o gli scontrini "parlanti" e rinunciando alla detrazione dell'Iva. Un lettore, ad esempio, chiede se sia possibile mantenere il comportamento fiscale precedente (omettendo di richiedere la fattura presso i vari ristoranti e alberghi e continuando a registrare la ricevuta fiscale) e non considerare il limite del 75% per la deducibilità dei costi. La risposta è negativa in quanto il limite alla deducibilità dei costi è stato introdotto per ragioni di equilibrio fiscale, ma il singolo contribuente non può scegliere di non detrarre l'Iva e di dedurre interamente i costi.
Un altro contribuente chiede invece se la normativa preveda qualche semplificazione in fase di registrazione delle fatture ricevute, come la possibilità di contabilizzare le spese mediante un documento cumulativo, al fine di ridurre l'impatto organizzativo. Al riguardo esiste già una disposizione che ha introdotto delle semplificazioni in materia di Iva. L'articolo 6, commi 6 e 7 del Dpr 695/96, ha previsto che le fatture di importo inferiore a 154,94 euro, anche se relative a beni che formano oggetto dell'attività propria dell'impresa, o dell'arte o professione, possono essere annotate complessivamente, tramite un documento riepilogativo. In questo caso si procede come segue: 1) le singole fatture vanno numerate progressivamente al pari delle altre di importo superiore; 2) le stesse vengono riportate in un documento riepilogativo che assume la figura di una distinta, sulla quale devono essere indicati i numeri attribuiti dal destinatario, l'imponibile e l'imposta complessiva distinti per aliquota; 3) il documento riepilogativo va annotato autonomamente con un proprio numero progressivo, entro i termini previsti per le altre fatture di acquisto. Per le fatture di importo superiore, invece, non è prevista alcuna semplificazione.
È possibile, in ogni caso, seguire la via suggerita da un altro lettore e continuare a documentare il costo sostenuto per il personale in trasferta con la ricevuta fiscale o lo scontrino parlante, rinunciando alla detrazione dell'Iva e deducendo il 100% ai fini delle imposte dirette.

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